Verso fuori.

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Composizione V838 Monocerotis

Sviluppo di V838 Monocerotis

Aspettando di pubblicare le fotografie arretrate che da tempo attendono il loro momento, voglio inserire una composizione di immagini del telescopio spaziale Hubble che ho realizzato di recente. Il soggetto ritratto è la celeberrima stella V838 Monocerotis, che ha emesso un’anomalo ed intenso impulso luminoso nel 2002. Il treno di onde elettromagnetiche si è propagato nel gas che circonda la stella, di solito completamente trasparente, rendendone visibili strati successivi, man mano che la luce compiva il suo cammino.

Composizione V838 Monocerotis

Eco luminosa di V838 Monocerotis

Una popolare locuzione usata per descrivere il fenomeno è «eco luminosa», e in effetti è proprio così. In rete erano già presenti molte composizioni simili (ad esempio qui oppure qui e anche qua) ma nessuna di queste presentava tutte e sei le foto alla stessa grandezza. Un altro elemento interessante è la luminosità delle stelle sullo sfondo, che sembra aumentare per foto successive: in realtà queste sono sempre le stesse, ma siccome l’intensità del fronte d’onda decresce con l’aumentare della distanza (con l’inverso del quadrato), per rendere visibile l’espansione dell’eco si è dovuto via via aumentare l’esposizione.

Le foto sono state scattate nell’ordine nei mesi di Maggio, Settembre, Ottobre, Dicembre 2002, a Marzo del 2004, e nel Febbraio 2005.

A presto!

Hubble Space Telescope (9): La montagna incantata

Domani sarà un giorno un po’ speciale: sono passati esattamente vent’anni da quando, nel 1990, fu lanciato in orbita in telescopio spaziale Hubble. Le sue immagini meravigliose ci hanno accompagnato, in questo tempo, facendo scoprire a tutti quanto l’universo possa essere straordinariamente bello. Sul piano scientifico, sua prima e più grande missione, i dati del telescopio spaziale hanno contribuito alla pubblicazione di 8865 articoli su riviste scientifiche; molte sono state le scoperte fatte attraverso le sue osservazioni.

Ad ogni modo, per l’anniversario lo Space Telescope Science Institut, la NASA e l’ ESA hanno deciso di rilasciare per il grande pubblico un’immagine davvero strepitosa. Signore e signori, ecco a voi la “montagna incantata”.

http://www.spacetelescope.org/images/heic1007c/

Il nome non potrebbe essere più appropriato. Secondo gli scrittori del press-relase ricorda un paesaggio dei libri di Tolkien.  A me, complice anche la mia antipatia per quel genere di libri, ricorda più il “Zauberberg” di Mann, anche se di magico nel libro la montagna ha ben poco.

La fotografia ritrae una zona della ben nota Nebulosa della Carena, una regione di intensa formazione stellare ripresa anche in un’altra immortale immagine del telescopio spaziale: qui. La storia è sempre la solita: il gas collassa e forma nuove stelle, la radiazione delle quali ionizza altro gas e lo fa collassare a formare ancora altre stelle, e così via.

Nella speranza che Hubble possa in futuro espandere le nostre conoscenze così come ha fatto in questi vent’anni, vi lascio con un immagine dei dettagli della nebulosa. A presto!

http://www.spacetelescope.org/images/heic1007d/

Hubble Space Telescope: (8)

Dopo secoli di inattività… stasera ho deciso di riportare e descrivere una delle nuovissime immagini del telescopio spaziale Hubble! Come saprete, esso è stato oggetto di una missione di “rimessa a nuovo” che ha coinvolto direttamente gli astronauti. Questi sono andati a sostituire e riparare gli strumenti di bordo: hanno installato la nuova WFC3 (Camera a campo largo 3), il nuovo COS (Spettrografo sulle origini cosmiche)  e riparato due strumenti già presenti a bordo: la mia pupilla ACS (Camera Avanzata per osservazioni) e STIS (Spettrografo del Telescopio Spaziale). Oltre a questo vanno ricordate le sostituzioni dei giroscopi, necessari per mantenere l’allineamento, e di altre importanti parti elettroniche. Ringraziamo tutti gli astronauti per averci restituito, migliorandolo, uno dei migliori strumenti di ricerca mai costruiti!

After centuries of inactivity… I’ve decided to report and describe one of the newest images from the Hubble Space Telescope! You know, it has been “refreshed” by astronauts. These men installed new instruments , WFC3 (Wide Field Camera 3), COS (Cosmic Origin Spectrograph), and repaired old ones: my loved ACS (Advanced Camera for Surveys) and ST (Space Telescope Imaging Telescope). The sobstitution on gyroscopes, which are necessary to mantain the alignement, is also noteworthy. We thank all the astronauts for have provided us back one of the best research-machine every made!

Dopo il periodo estivo, speso, non senza problemi, per la calibrazione degli strumenti, l’istituto del telescopio spaziale ha finalmente pubblicato le prime foto. Ne riporto qui una, che mi piace molto.

After Summertime, which was used for calibrating all the instruments, the Space Telescope Insitut finally published the first photos. Here we have one of them.

Anelli Gravitazionali

Anelli Gravitazionali

Al solito, cliccateci sopra per venire reindirizzati a www.spacetelescope.org . L’immagine ritrae quattro diverse fotografie del fenomeno noto come “lente gravitazionale”. Per la teoria della relatività, le masse non attirano solo altri corpi solidi, ma anche le onde elettromagnetiche e, quindi, la luce. Ciò comporta che quando si osserva un oggetto davanti al quale ve n’è un altro di molto massivo, la luce del primo verrà deviata, distorta, e noi vedremo dei corpi distorti nella foto. È il caso di questa foto, presa dalla mia adorata ACS. Questi esempi di distorsione gravitazionale sono veramente notevoli, oltre ad essere delle gran belle foto!

Click on the photos to point your browser at www.spacetelescope.org . The image shows four different examples of “gravitational lensing”. According to general relativity, masses do not attract only other solid bodies, but also electromagnetic waves, and so, light. This fact implies that when we observe an object in front of whom an other very massive one is setted, the light from the first one will be distorted, and we will see a warped image. It is what happens in this image, taken by ACS.

In questo caso gli oggetti che distorcono la luce sono le regioni centrali dell’ammasso Abell 370 e gli oggetti la cui luce viene deviata delle galassie retrostanti. Osservate con attenzione il grande arco rossastro, che è riportato anche nella seconda foto. Esso fu osservato per la prima volta negli anni ’80 da terra: si tratta, naturalmente, di un’immagine distorta di una galassia che si trova dietro all’ammasso. Ma ciò che è sorprendente, è che la galassia che noi vediamo qui si trova al doppio della distanza di Abell 370!! Se non ci fosse l’effetto della distorsione, i dettagli di questo oggetto, che pure in questa foto sono visibili (la galassia distorta si trova al limite inferiore dell’arco), sarebbero molto più piccoli! In questo senso, e proprio per questo il fenomeno è chiamato “lente gravitazionale”, la presenza dell’ammasso e la sua distorsione dello spazio circostante ci permette di vedere la galassia ingrandita, come attraverso un telescopio naturale!

Here the objects which warp light are the central regions of Abell 370, a Galaxy Cluster. The big reddish-arc is very noteworthy. It was first observed in ’80 with ground-based telescopes: it’s, of course, a warped image of a galaxy which is behind the cluster. But the most astonishing fact is that the real galaxy is twice far away from earth than Abell 370!! If there was no cluster, the details of the galaxy, even if in this photo you can see them (the “real” image on the galaxy is just in the lower part of the arc), would have been much more little! That’s because we call this effect “gravitational lensing”: it is like a giant natural telescope!

Per questa sera ci fermiamo qui. A presto con le altre nuove immagini del telescopio spaziale! Ciao!

This evening I stop here. See you soon, with new images! Ciao!

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